Il giornalista fidentino Luca Ponzi è stato ospite del Rotary Club Salsomaggiore in una serata dedicata alla “forza delle parole”, tra libri e televisione.
“La forza delle parole”. Questo il titolo della serata conviviale organizzata giovedì 23 marzo scorso dal Rotary Club Salsomaggiore Terme al ristorante Gustincanto di Fidenza. Ospite della serata è stato il giornalista Rai Luca Ponzi, fidentino doc, che da poco ha pubblicato il libro “L’umanità che cura”, dedicato al periodo del covid. Al libro hanno collaborato tanti professionisti della sanità locale, tra cui diversi soci ed amici del Rotary.
Dopo una breve presentazione da parte del presidente del club Sergio Lusardi, Ponzi ha intrattenuto i tanti presenti, parlando della sua professione di giornalista e della sua attività di scrittore. “Le parole sono per noi i ferri del mestiere e dobbiamo rispettarle: il loro valore è fondamentale – ha sottolineato Ponzi – . Le parole per me sono anche un divertimento ed è per questo che mi sono dedicato ai libri. Con i libri non si vive ma ci si diverte perché non ci sono limiti, quali l’orario di chiusura e lo spazio. Lavoro ormai da 40 anni, seguendo casi importanti come Parmalat o l’omicidio del piccolo Tommy, ed ho un grande rispetto per il pubblico. Cerco, quindi, di usare la cronaca per suggerire un cambiamento sociale”. “La parte più importante del mio lavoro – ha proseguito Ponzi – è la raccolta delle informazioni, che vanno poi verificate e valutate in modo da dare loro il giusto peso. E’ in questo frangente che servono i contatti e gli strumenti per capire i fatti. Per spiegare bene le cose bisogna studiare e usare le parole nel modo giusto per portare le persone dentro la storia. E’ importante anche il loro suono, perché la musicalità delle parole cambia il senso della storia”.
Ponzi ha chiuso il suo intervento soffermandosi sul tema della criminalità organizzata: “ Ho iniziato a raccontare la ‘ndrangheta negli anni ’90 e ho seguito circa 300 udienza di Aemilia, ricevendo anche avvertimenti. La criminalità organizzata ha cambiato il dna del nostro territorio sostituendo il guadagnare al fare. Con il mio lavoro cerco di contribuire ogni giorno a far capire la realtà con una piccola riga di verità”.