Il dottor Marchesi ha giudato i soci del Rotary Salso in un viaggio alla scoperta della neuroestetica.
La bellezza è qualcosa di importante nella vita dell’uomo. Il bello è qualcosa che fa piacere e fa stare bene. La neuroestetica è la branca delle neuroscienze che si occupa del rapporto tra arte e scienza ed è stata al centro della relazione che il neurologo Gianfranco Marchesi ha tenuto ai soci del Rotary Club Salsomaggiore. Alla presenza del presidente del club Marco Faelli e dell’assistente del governatore Giovanni Pedretti, Marchesi ha spiegato come reagisce il nostro cervello davanti a un’opera d’arte.
«Le emozioni risiedono in quella parte del cervello chiamata lobo limbico, che dialoga con la corteccia celebrale, dove risiedono altre funzioni, quelle per così dire più razionali – ha spiegato – . Quando guardiamo un’opera d’arte si attivano, quindi, varie funzioni. L’arte è, perciò, un potente stimolo per il cervello perché attiva ragione ed emozione». A dimostrazione di quanto affermato dal neurologo, basti pensare ai laboratori di arte e creatività che vengono proposti negli ospedali e nelle strutture socio sanitarie. «In una società come quella contemporanea, dove reale e virtuale si confondono l’arte e la creatività possono davvero assumere una funzione importante – ha aggiunto il relatore . La globalizzazione e lo sviluppo di tecnologie quali gli strumenti di comunicazione social o l’intelligenza artificiale ci portano verso un pensiero unico. La creatività fa emergere l’individuo con tutte le sue peculiarità». Marchesi si è anche soffermato brevemente sulla neuroetica, che studia le funzioni legate a valori insiti in noi quali, per esempio, giustizia e verità. «Da qui hanno origine l’altruismo e l’empatia, valori che guidano l’agire rotariano: i rotariani sentono una forte spinta verso il mettersi al servizio degli altri e l’amicizia»