Il Rotary Salsomaggiore ha incontrato il prof. Carlo Alberto Carnevale Maffè, della Bocconi, per appronfondire l’attuale contesto economico finanziario. La serata è stata sponsorizzata da Angelo Balestrieri.
L’attuale contesto economico finanziario è stato al centro della conviviale organizzata giovedì 13 aprile scorso dal Rotary Club Salsomaggiore Terme al ristorante Gustincanto di Fidenza. La serata, sponsorizzata da Angelo Balestrieri, consulente di banca Mediolanum, ha avuto come un ospite di assoluto rilievo quale Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore associato di Practice di Strategy and Entrepreneurship alla SDA Bocconi School of Management.
Introdotto dal presidente del club Sergio Lusardi e da Balestrieri, Carnevale Maffè ha presentato e commentato alcuni dati relativi alla situazione economico finanziaria dell’Italia. E’ emerso un quadro di luci ed ombre ma sostanzialmente positivo per il nostro Paese, con buone prospettive per il futuro. “La situazione non è catastrofica come spesso viene dipinta. Nel 2023 il mondo sta crescendo del 2,8%. L’Italia lo scorso anno è cresciuta del 3,7%. Le stime per quest’anno sono minori ma i dati dicono che stiamo uscendo dalla crisi. Tutti gli indicatori sono positivi e il commercio mondiale è in crisi – ha spiegato il relatore – . Il pericolo lo abbiamo avuto nel 2020 quando si è fermata la Cina, che ora è ripartita. Il problema oggi è l’inflazione, che riduce il valore dei nostri risparmi. Ne risentono soprattutto le fasce di popolazione meno abbienti”.
Carnevale Maffè ha dipinto un quadro comunque positivo della situazione: “L’Italia non sta andando male. L’inflazione sta scendendo e grazie all’export il Pil è tornato per la prima volta sopra i livelli del 2011. Nei distretti industriali la crescita è stata del 15%, anche il turismo è cresciuto tantissimo e quest’anno torneranno i cinesi. Il problema è la difficoltà delle imprese nel trovare lavoratori”.
Infine nell’ultima parte del suo intervento Carnevale Maffè si è concentrato sugli investimenti. “Gli italiani sono soliti investire nei beni rifugio, come la casa, l’oro o il bitcoin. In realtà questi beni sono molto volatili. Solo per fare un esempio: il valore delle case è sceso del 40% negli ultimi anni – ha concluso – . L’Italia ha tantissima liquidità che, con l’inflazione perde valore. Si ha però paura ad investire, quando invece avremmo tutte le carte in regola per farlo. Bisogna accettare un po’ di rischio e fare educazione finanziaria perché l’ignoranza è la madre di tutti i problemi”.