Accopagnati da Giovanni Godi, 33 soci del Rotary Salsomaggiore hanno partecipato alla prima della Boheme a Torre del Lago.
Un nutrito gruppo di rotariani, per la precisione 33, ha trascorso una piacevolissima, seppur calda, giornata di luglio a Torre del Lago per assistere alla rappresentazione della prima della Bohème di Giacomo Puccini. Accompagnato dal socio Giovanni Godi, grande esperto d’arte e presidente della fondazione, il gruppo per prima cosa ha visitato villa Puccini, dimora storica del celebre compositore, oggi museo nazionale. Giovanni ha raccontato che nel 1891 la famiglia Puccini si trasferisce nella villa per l’estate e da allora il giovane Giacomo se ne innamora, non la lascia più per diversi anni e qui compone le sue opere maggiori quali Manon Lescaut, Boheme, Tosca, Madame Butterfly.
La villa trasformata in museo nel 1925 dall’unico figlio del maestro, Antonio, conserva intatto l’aspetto originale, con i ricordi di Puccini i ritratti degli amici e collaboratori, i preziosi fucili, i trofei venatori e il famoso pianoforte. Nella villa, restaurata di recente, ma rimasta immutata nel tempo è possibile ritrovare l’ambiente in cui viveva il maestro e assaporare l’atmosfera incantata dove il compositore trovava l’ispirazione per le sue melodie immortali.
Dopo la visita al museo e l’aperitivo organizzato all’interno dei giardini del teatro, si è assistito alla rappresentazione della Bohème che si è conclusa con i tanti consensi dei presenti, ma non senza qualche rumorosa polemica di una parte del pubblico provocata dal direttore d’orchestra Alberto Veronesi, che in dissenso con la regia, troppo moderna, ha diretto con gli occhi bendati.